No, sul serio, tu certe persone le invidi. Perché loro sì e tu no?
Stai parlando di quelli che vanno a correre. Cominciano quasi tutti per caso, c’è un sacco di questi che prima il massimo dello sport era andare dal divano al frigo (o viceversa). Poi cominciano a correre “così per provare”. O magari perché lo fa qualcuno dei loro amici, oppure per perdere quei due o tre chili in vista dell’estate.
E poi diventano degli invasati. Succede praticamente a tutti (tranne a te).
Da che non avevano neanche un paio di scarpe sportive dentro casa, a che vogliono andare a fare la Milano City Marathon. E non solo a parole.
Che cominciano facendo il giro dei giardinetti e poi si alzano alle sei tutte le mattine per farsi almeno dieci chilometri al giorno. Che si portano le scarpe da corsa quando vanno a fare un week-end con gli amici a Berlino, l’addio al nubilato della collega a Milano Marittima, il viaggio di lavoro a Birmingham. E non solo se le portano: le usano pure.
Tu hai cominciato a correre mille volte nella tua vita e non ti sei invasata mai. Ma neanche minimamente intrippata.
Si può dire che tu corra saltuariamente dalla fine degli anni Novanta. All’epoca ci andavi quasi tutte le sere. Odiando te stessa quando ti allacciavi le scarpe, nel momento in cui correvi, nel momento in cui finivi. Ci andavi (ci vai) perché di tutti gli sport che si dice facciano dimagrire questo è l’unico per cui sia vero.
Tu non sei una di quelle che dopo la corsa “ah come si sta bene, che bella faticata”. Per un cavolo. Ieri, tipo, mentre rientravi, hai meditato di buttarti sotto al treno in transito alla fermata di Bruzzano. Solo che se uno aspetta le Nord per suicidarsi ha trovato il segreto della vita eterna.
Comunque, dicevi, tu endorfine zero. Ma neanche per sbaglio.
Eppure le hai provate tutte per darti motivazione. Da “mi alleno per la Stramilano (mai fatta), la DJ ten (five), la Avon Running, l’Andemm al Domm (scherzi)”. A “mi compro le scarpe giuste, la maglietta carina, il pantalone tecnico, il cappellino rosa (sì, alberga una Hello Kitty dentro di te ed è pure un po’ tamarra)”. Oppure: “vado a correre con la collega, quella simpatica che va piano come me e pure lei detesta correre”. E’ finita che lei si è invasata. E tu no ovviamente. E anche: “scarico la app della nike, che tiene i tempi, i percorsi, mi incoraggia”. Ecco, questa è l’unica cosa che funzioni un pochino, specie la parte power song. Anche se oggettivamente, non è che ti puoi sparare “Give it to me” di Madonna nelle orecchie per trenta minuti. Poi finisce che non funziona più.
E poi non migliori mai. Anche quando vai spesso, i tuoi tempi restano scandalosi e la motivazione six feet under.
Ma perché tu non ti esalti con la corsa, ti annoi da morire, anzi, vorresti morire e alla fine come unico risultato ti senti i coscioni di cemento?
Ma uffa.