<p>La fine del mondo dopotutto non è così vicina: ieri sera Castore e Polluce erano entrambi in palestra. Chissà perché quando parli di quello carino tutti si mettono in mente che l’interesse sia reciproco. Magari fosse così semplice in tutte le cose.<br />"Ma lui ti guarda?" ti ha intelligentemente chiesto metroicon venerdì sera.<br />"Non lo so, non credo", hai risposto tu, "più che altro a volte finisco dentro il suo campo visivo".<br />Ieri sera il suo amico, che ti sembra più smaliziato, si è accorto dallo specchio che lo stavi guardando. Allora si è girato anche lui, con quella sua non espressione che potrebbe significare qualunque cosa. Tu stavi uscendo, ti sei limitata ad affrettare il passo e lui già aveva distolto l’interesse.<br />Poco dopo ti sei guardata nello specchio del fondotinta, mentre ti ritoccavi il trucco in tram.<br />"Non ci si trucca sul tram", ti ha detto una tua vicina, seduta davanti a te.<br />Perché no? Comunque buonasera.<br />Ti guardavi nello specchio ridotto, alla luce fioca e pensavi che una come te non si guarda. Spesso non si vede nemmeno.<br />In questi giorni pensi e ripensi a un <a href=”http://www.in-cuor-mio.splinder.com/1140778820#7266253″ target=”_blank”>post</a> di LadyK e soprattutto alla sua frase finale: "Il suggerimento di oggi per tenere duro fino alla primavera è: stravolgere un particolare del proprio aspetto e vedere l’effetto che fa". E’ brava la Lady a trovare sempre idee nuove e spesso sono buone idee. Ma tu di te, cosa vorresti cambiare? E’ inutile che ti risponda "tutto!", che tanto non è costruttivo. Cosa potresti fare, perché si noti davvero qualcosa?<br />Pensi e ripensi, non ti viene in mente nulla che ti piaccia davvero e concludi che non è cambiando un particolare che usciresti dall’anonimato.</p>
Archivi del mese: febbraio 2006
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<strong>Animali da locali – venerdì sera</strong><br />A te non serve il radiobus per andare al GLounge, ti basta il 12. Il più è sincronizzarsi sugli orari, che siete usciti dal locale con 20 minuti di anticipo e tu hai preso freddo, mentre metroicon ha perso l’occasione di rimorchiare un tipino carino uscito direttamente da un quadro bucolico dell’Ottocento.<br />E’ che al GLounge ogni volta c’è clientela diversa. Un po’ tutte coppie, un po’ tanti etero, un po’ solo gay. I tuoi tre lettori sono invitati a indovinare il tipo di clientela che c’era venerdì.<br />Ecco. Bravi.<br />L’unico che poteva essere etero è arrivato con un amico che sembrava il Ken della Barbie (oh, identico) e che probabilmente era caduto a faccia in giù dentro un vaso di botulino.<br />Per il resto, tutto già visto altrove (al Borgo? al Lelefant? ai Magazzini Generali?), tranne l’arredo, che ti pare diverso dall’ultima volta, buoni i cocktail, buona la musica.<br />E una volta tornati a casa tua, tu e metro vi dilettate con Elle e MarieClaire, che pesano più delle Pagine Gialle e sono anche più colorati.
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<strong>La signorina Vorreimanonposso va per negozi</strong><br />Ieri volevi andare a vedere la mostra Corsettomania organizzata al Circolo della Stampa. Solo che l’informazione perfetta tanto sognata dalla ca è sempre più utopistica, il cartellone pubblicitario recitava che la mostra è aperta tutti i giorni dalle 10 alle 20, ma si vede che la domenica non è un giorno, perché ieri la mostra era chiusa e non se n’è fatto niente.<br />Così con Stear sei andata a passeggio per il centro, approfittando della giornata di sole. Tu eri vestita da testimonial di Pinko e ti aggiravi con un paio di scarpette col tacco a spillo, per carità comodissime, ma non per macinare chilometri.<br />Avete gironzolato prima da D&G, poi vi siete infilati da Gucci a guardare le borse e la nuova collezione uomo. Ma che razza di modi hanno in quel negozio? Stavi guardando (senza toccare!) i portafogli e una commessa ti ha cortesemente chiesto di spostarti dietro il bancone. Come si fa a guardare i portafogli da dietro un bancone?<br />Già che eri lì, già che comunque il fastidio da negozio di lusso non te lo eri fatto mancare, hai pensato che tanto valesse fare trentuno e sei entrata da Testoni. Sorpresa! Il commesso, gentilissimo, senza che tu chiedessi niente, ti ha mostrato i tre diversi modelli della Turtle bag, te li ha smontati sotto il naso, li ha aperti, te li ha fatti provare, toccare, esaminare, mentre ti raccontava appassionato le fasi di produzione.<br />"Non mi sembra tanto il tuo genere", ha commentato Stear mentre tu toccavi estasiata la borsa.<br />Hai detto al commesso che volevi pensarci bene, lui ti ha dato il catalogo da portare via.<br />Poi la sera ci hai pensato su e ti sei domandata a che gioco stai giocando. Non è per te quella borsa, anzi, sei tu a non essere per lei.<br />Stamattina, quando (non) è suonata la sveglia, stavi sognando che eri in montagna, ti eri arrampicata troppo in alto e avevi le vertigini.
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La fine del mondo è vicina: venerdì sera quello carino dei Castore e Polluce era in palestra da solo.
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La Turtle Bag te la sei perfino sognata stanotte, era tutta bianca e bellissima. Dev’essere colpa di Elle, che sfogliavi ieri sera prima di andare a dormire, l’hai vista fotografata dentro un servizio di accessori. Costa 880 euro e il tuo primo pensiero è stato che allora non sono i 1.500 dollari che avevi visto su Internet, ma allora forse quasi si può fare, magari se alcuni colori vanno in saldo…<br />Poi hai pensato che 880 euro è lo stipendio mensile di una persona meno fortunata di te, ti sei data della cretina e hai archiviato il tuo sciocco sogno da fashion victim.
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<a href=”http://alex321.splinder.com/post/7253443″ target=”_blank”>Per amore di cronaca</a>.
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<p>"Non ci sono percorsi più brevi da cercare, c’è la strada in cui credi e il coraggio di andare" (Tiromancino)</p>
<p>Hai cercato di prendere un bivio sul lavoro, ma forse non avevi la macchina adatta, forse non conoscevi la segnaletica, forse c’era comunque un guard-rail. Tu avevi fatto le tue mosse, ma non erano le mosse giuste e questo non potevi saperlo. Il bivio ti è precluso, resterai ad ammuffire nella tua posizione. Ma cosa c’è che non va in te e nel tuo curriculum perché non ti vengano mai proposte posizioni nuove e più interessanti? Intorno a te un sacco di gente le riceve senza aver mosso un dito, mentre tu ti ricopri di muschio.<br />Stamattina hai parlato con l’ex collega, gli hai dato la notizia, mentre lui ti sorrideva, ti diceva: "Vedi? Vedi? E quindi?" Al <em>quindi</em> c’eri già arrivata da sola in realtà, nel giro di un giorno.<br />Riprendi in mano qualcosa che non sai se ti appartiene, ma è qualcosa senza il quale non puoi stare. Ti aspettano delusioni, capocciate contro il muro, lacrime. Non è cosa che tu possa affrontare da sola, tu che sei la donna tutta d’un pezzo, ti trovi ora ad aver bisogno di un sostegno. Ma non te lo può dare l’ex collega. Non è il suo compito. Durante il finesettimana parlerai a lungo con Stear (volevi già anticipargli qualcosa ieri sera, ma a casa sua è scoppiata una situazione da telenovela e quindi è stato lui a parlare e tu non te la sei sentita), hai bisogno di lui e ti spaventa essere tu stessa ad ammetterlo. Come farai quando lui non sarà più accanto a te? Proprio tu, che dopo la fine della storia con C. avevi giurato che mai più avresti chiesto aiuto a nessuno? Tutto quello che sai è che da sola non puoi.<br />E nonostante la delusione per il lavoro, la rabbia e anche un po’ la voglia di piangere, ti senti un po’ come quando vivevi quel tipo di amore che sai di non poter più provare per un uomo, ti senti così, ti senti entusiasta.</p>
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